NUTRIRE L’I(N)SPIRAZIONE…. nutrire la vita!
Il titolo “Nutrire l’i(n)spirazione” vuole indicare quanto sia importante il legame tra corpo, mente e spirito. Quando il corpo è rilassato, attraversato da un armonioso respiro, la mente si calma e lo spirito o inizia a viaggiare, lasciando danzare l’immaginazione e creando opere d’arte.
Un anno fa, qualcosa si è inceppato nell’Universo, come se qualcuno avesse tirato il freno d’emergenza e come criceti che giravano impazziti nella loro ruota di abitudini, ci siamo ritrovati a scendere e guardarci intorno e dentro. Tutti almeno una volta nella nostra vita abbiamo desiderato fermare quella routine di tutti i giorni e cambiarla, sognando di dedicarci un pò di tempo per dare spazio alle nostre passioni o magari riorganizzare il nostro lavoro o chissà …cambiarlo! Ma adesso che l’universo ci propone la possibilità di farlo, alcune persone non si sentono preparate; le nostre abitudini che un tempo detestavamo invece adesso sono la nostra ancora di salvezza, percepiamo il “desiderato cambiamento“ come un salto nel buio e anche quel senso di vuoto, che immobilizza nel salto, ci sembra di viverlo realmente nel nostro respiro, perchè tratteniamo gli stessi vuoti d’aria; il nostro corpo si oppone irrigidendosi e creando delle resistenze mentali ma anche fisiche, sentiamo il terreno sotto i nostri piedi tremare e percepiamo delle carenze a livello affettivo e sociale. Nasce così il desiderio di poter supportare le persone nel trovare la forza per dar vita ai propri sogni, idee, progetti e superare questa fase di DE-pressione
“Vivi con fiducia nella direzione dei tuoi sogni, vivi la vita che hai immaginato” Henry David Thoreau
Stiamo attraversando un momento dove il cambiamento bussa quotidianamente alla nostra porta e abbiamo bisogno di avere delle idee, dobbiamo nutrire i nostri sogni, sperare nella loro realizzazione, immaginare e idealizzare un futuro che porti qualcosa di nuovo, di bello ed avere il coraggio di realizzarlo.Tutto cambia e si trasforma, la Natura ci insegna questo da milioni di anni: le cose cambiano, anche gli animali mutano, si trasformano e si adattano e anche noi quotidianamente diamo vita al cambiamento. Il nostro presente è già passato nel momento stesso in cui lo pensiamo e il nostro respiro si trasforma in continuazione, in un’armoniosa danza tra inspirazione ed espirazione e potremmo fare mille altri esempi.
“Il cambiamento non è mai doloroso solo la resistenza al cambiamento lo è” Buddha
Se dovessimo approfondire il significato della parola NUTRIRE troveremmo come risposta: “fornire ad un organismo vivente (uomo, animale, pianta) le sostanze necessarie per consentirgli la vita o quant’altro serva allo sviluppo fisico, intelletuale, morale”; invece la parola ISPIRAZIONE viene dal latino “inspiratio” da inspirazione o spirazione cioè intervento di uno spirito divino che determina la volontà dell’uomo ad agire, a pensare o ad esprimersi.
Per questo il nostro corpo è un macchinario complesso, che ha bisogno di essere nutrito per poter andare avanti, ma non solo dal cibo che è energia, quindi sicuramente mangiare sano ed equilibrato può contribuire a migliorare la nostra vita, ma anche la qualità e quantità di aria che respiriamo fa sì che la nostra energia possa fluire più armoniosamente. Respirare è il gesto più comune e naturale che ogni essere vivente compie quotidianamente ed è talmente spontaneo che abbiamo perso il controllo e l’attenzione ad esso; eppure compiamo dai 12 ai 20 atti respiratori al minuto e possiamo dire che il respiro è la prima cosa che facciamo quando veniamo al mondo e l’ultima che faremo quando andremo via. E’ evidente che la vitalità di una persona sia influenzata non solo dal cibo e dal respiro ma anche dai suoi pensieri e dalle sue emozioni, dalle sue azioni e dalle sue idee. Il Ben-Essere è il risultato di un’armonia tra corpo, mente e spirito. Il corpo ha bisogno del cibo e dell’aria, la mente dei pensieri, dei ragionamenti, lo spirito (psiche) delle emozioni, dei sogni e degli ideali. Lo spirito comunica con noi attraveso le intuizioni, la bellezza e la creatività, da qui il legame tra “l’inspirazione” che ci porta ad espanderci, ci aiuta ad aprirci e “l’ispirazione” che crea dentro di noi gioia e ci conduce alla realizzazione delle nostre opere d’arte, che promuove la nostra abilità nel fare qualcosa, con competenza innata o acquisita e perfezionata attraverso la pratica e l’esecizio costante.
Kant riteneva che: ciò che contraddistingue l’Arte sono una serie di proprietà individuate da particolari facoltà mentali, quali il gusto e l’estetica, che generano PIACERE.
MA COME VIENE TRADOTTO TUTTO QUESTO IN Medicina Tradizionale Cinese
In medicina cinese le componenti indispensabili alla vita sono dette SOSTANZE PREZIOSE e sono il QI “energia o soffio”, il JING “essenza o quintessenza”, lo SHEN “spirito”, lo XUE “sangue” e i JINYE “fluidi corporei”. Particolare importanza però hanno i primi tre detti “I TRE TESORI O SAN BAO”, non perché lo Xue e il JinYe non siano importanti tanto quanto gli altri tre, ma perchè il Jing, il Qi e lo Shen formano la “triade fondamentale” secondo la quale:
-il Jing o Essenza è la componente più legata alla struttura, quindi nella triade rappresenta il corpo, la parte più yin che scende verso la Terra, che ha sede nei Reni e si suddivide, essendo due anatomicamente i nostri reni, in Cielo Anteriore (impronta individuale) e Cielo Posteriore (essenze nutritive cioè cibo, acqua e aria)
-lo Shen è la componente più eterea, legata appunto alla mente, alla psiche, alle percezioni ed alle emozioni, quindi la parte yang, che va verso il Cielo, che si “radica” nel cuore, definito “Shen Ming”; ma lo shen tuttavia risiede in ognuno dei cinque organi della Medicina Cinese, caratterizzandosi con un aspetto specifico, come si può leggere nel cap. 8 del Ling Shu :
“ciò che segue fedelmente lo Shen nel suo andare e venire denota lo Hun,
ciò che si associa al Jing nel suo uscire ed entrare denota il Po,
ciò che prende in carico gli esseri viene chiamato Cuore,
il Cuore si applica, ecco il proposito Yi,
il proposito diviene permanente ecco il volere Zhi”.
Quindi possiamo dire che lo Shen Ming (luminoso) ha sede nel Cuore: “il cuore è la radice della vita, il movimento stesso dello Shen. Il suo splendore si vede sul viso, la sua generosità nei vasi sanguigni” (So Wen cap. 9).
Lo Hun ha sede nel fegato ed è la capacità di creare, idealizzare, legato alla fantasia e alla capacità di esprimersi con doti artistiche;
il Po ha sede nei polmoni ed è sia la memoria genetica dei processi della specie sia la memoria corporea che si acquisisce durante la vita;
lo Yi ha sede nella milza ed è la capacità di organizzare e strutturare il pensiero;
lo Zhi ha sede nei reni ed è la capacità di tradurre in azioni le spinte vitali espresse dal Cuore, cioè il “volere”, la volontà.
-il Qi è inteso come quell’energia di attivazione, trasformazione e diffusione del jing e dello shen di ogni individuo. Anche il Qi ha diverse funzioni quindi prende nomi diversi in base alla sua funzionalità:
Weiqi – energia difensiva
Yin qi – energia nutritiva
Yuanqi – energia originaria/autentica
Guqi – energia degli alimenti
Tianqi – energia del cielo
Zongqi – energia del petto/torace etc…
Nello specifico parlerò dei diversi aspetti legati allo SHEN, che permettono l’espressioni di tutte le noste funzioni, capacità e possibilità sul piano sensoriale, mentale, psichico, emotivo, spirituale. Lo SHEN è legato quindi non solo ai Cinque Movimenti, ma naturalmente anche agli organi ad essi collegati: in particolare, sottolineerò in questo trattamento l’importanza del legame che c’è tra lo HUN e il PO.
Lo HUN, nel cui ideogramma (dove) la componente destra gui 鬼 significa “fantasma, spirito” e la parte di sinistra yun 云 significa “nuvola”, ma anche “parlare”, ci dà quindi l’idea di movimento e leggerezza, legato al Cielo, (e al movimento) che va verso fuori, tipico del Vento-Fegato-Primavera, quindi del Movimento Legno. Gli aspetti dello Shen legati allo Hun sono:
-immaginazione
-intuizione
-ispirazione
-chiaroveggenza
-fantasia
-creatività
-ma anche il coraggio di mettere in atto i propri sogni e le proprie scelte ( (con il sostegno energetico della Vescica Biliare).
Se osserviamo l’ideogramma di PO troveremo sempre la componente a destra gui 鬼 che significa “fantasma, spirito” ma a sinista troveremo bai 白 che significa “bianco” che è il colore dell’elemento Metallo quindi del Polmone, ma che sta ad indicare anche il colore delle nostre ossa, quindi qualcosa di più yin, legato alla materia, che va verso il basso. Questo aspetto di portare verso dentro e verso giù è lo stesso movimento del polmone che attraverso il respiro manda in basso il Qi. Gli aspetti dello Shen legati al Po sono:
-difesa da ciò che arriva dall’esterno (anche a livello emotivo), insieme al “Weiqi”
-legato alla routine, alla ripetizione, agli istinti primordiali,
-legato all’attaccamento alla vita e alla memoria genetica.
-l’introspezione, il guardarsi dentro,
-gli automatismi.
Possiamo quindi dire che lo Hun e il Po rappresentano l’aspetto yin e yang, che sembrano in opposizione ma che in realtà sono complementari e interdipendenti, il cui equilibrio è fondamentale per la nostra psiche.
PARTE PRATICA
Da queste riflessioni nasce la volontà di esprimere il mio contributo attraverso questa pratica:
Tratteremo Milza e Stomaco che assimilano e trasformano l’energia alimentare e successivamente la inviano al Polmone che raccoglie e assimila anche l’energia del Cielo contribuendo alla diffusione del Qi, portandolo verso il basso. Tra l’altro i canali di Polmone e Milza, sono legati nel livello energetico Tae Yin (secchezza) che è il livello più superficiale dello yin che si apre allo yang, in medicina tradizionale cinese si dice che il sangue nutre il Qi e il QI muove il sangue, che sarà immagazzinato nel Fegato “generale delle armate” che si occuperà del suo “armonioso fluire”, dando vita alla nostra parte più artistica e creatice sotto la supervisione di Vescica Biliare che emana determinazione e decisione (So Wen, cap.8). Il tutto sotto la guida del grande Imperatore-Cuore che ci aiuterà nl dare i risposte alle nostre necessità più nascoste. Lasceremo poi che le tossine e le impurità del nostro corpo vengano tirate fuori attraverso Vescica Urinaria e Grosso intestino, che si occupano delle trasformazioni.
Metteremo il nostro Uke in posizione supina, noi ci metteremo accanto in posizione seiza con il palmo della mano destra sulla zona del Hara prendendo il contatto; appena sentiremo il flusso del suo respiro diventare un tutt’uno con il nostro, inizieremo il trattamento. Quindi con la parte laterale del nostro palmo tracceremo una linea lungo il meridiano di Vaso Concezione, importantissimo per la circolazione del Qi ed è la linea mediana al centro del corpo, poggeremo il palmo sul punto VC17 (centro del torace) all’altezza del petto, chiedendo al nostro Uke tre respiri profondi e di portare l’attenzione lì dove sente la pressione (respirazione toracica); poi sposteremo il palmo su VC14 (gigantesco palazzo), 6 cun sopra l’ombelico (cioè 8 dita) e chiederemo al nostro ricevente di portare il respiro lì dove sente la pressione (respirazione diaframmatica); porteremo la mano sotto l’ombelico su VC4 (cancello dell’energia originaria), 3 cun sotto l’ombelico (4 dita) e ancora una volta chiederemo di portare il respiro lì, (respirazione completa ), questo verrà praticato soltanto per il contatto iniziale. Continueremo con un’ apertura palmare del torace per poi scendere con una digitopressione con mani sovrapposte sul meridiano di Stomaco, lungo tutto il canale fino al secondo dito del piede, dove appunto termina, soffermandoci sui punti St25 (perno celeste), asse di comunicazione tra Cielo e Terra e St 36 (tre cun del piede) questi punti possono essere utili perchè rinforzano e tonificano il qi (turbe psiche). Dopo una mobilitazione dell’anca, portando la gamba del nostro Uke sulle nostre ginocchie, tratteremo il meridiano di Milza partendo dal primo punto sull’unghia dell’alluce, salendo fino alla coscia con particolare attenzione ai punt M6 (incrocio dei tre yin) e M10 (mare del sangue), utili a far circolare il sangue. Passeremo alle braccia dove tratteremo i meridiani, prima con un palmare e poi in digitopressione, iniziando da Cuore, soffermandoci nei punti C1(la fonte suprema), la vita ci offre molte possibilità e C2(anima verdeggiante), che ci portano alla purificazione dell’anima. Ci sposteremo sul Polmone, rimanendo un pò di più sul punto P3(palazzo celeste), azione psichica. Andremo quindi al viso, effettuando delle onde e trazioni sul collo per poi fare delle leggere torsioni e degli stiramenti destra-sinistra, avanti-indietro, proseguendo con la digitopressione dei punti VG20(cento riunioni), VG24(corte dello shen), Yin Tang(stanza dei sigilli) fra le sopracciglia, VB1(fanciullo vergine) e TR23(bamboo vuoto) continueremo con delle digitopressioni sul contorno occhi e orecchie sul meridiano di VB, i punti sulla testa calmano lo shen mentre gli altri nutrono gli occhi che aperti guardano, chiusi sognano. Scalderemo i palmi, poggiandoli sugli occhi, e continueremo sull’altro lato, ripetendo gli stessi canali. Il nostro Uke si posizionerà lateralmente e dopo aver fatto dello stretching sul meridiano di Vescica Biliare, che attraversa il nostro corpo lateralmente fino ad arrivare al 4°dito del piede, tratterò tutto il canale di Fegato, che inizia dal primo dito del piede, parte unghiale esterna, si sviluppa nella parte interna della gamba, portando particolare attenzione a F2 (muoversi in uno spazio) e poi mi tratterò l’altro lato allo stesso modo. Infine chiederemo al nostro Uke di mettersi in posizione prona e dopo aver fatto alcuni palmari di stretching sulla schiena, proseguiremo con un palmare su Vaso Governatore lungo la colonna per poi ripeterlo sulla fascia paravertebrale laterale; poi digiteremo alcuni punti della seconda linea del meridiano di Vescica Urinaria tra i quali: V42, V44, V47, V49,V52 perchè legati al Calore “emozionale”, quindi che purificano lasciando andare le emozioni. Scenderemo sulle gambe e continueremo a trattare il suddetto meridiano fino al 5° dito e per finire passeremo al trattamento del canale del Grosso Intestino portando maggiore attenzione sui punti della spalla e in particolare su GI15(osso della spalla) e GI16(grande osso), perché aiutano a fare circolare il Qi e ad abbassare il Qi di Polmone. Ripeterò simmetricamente dall’altra parte del corpo. Chiuderemo il trattamento portando la mano sinista tra le scapole e chiederò al mio uke di portare tre respiri profondi lì dove sente il palmo, lascero che la mano scenda sui punti Shu di Milza e Stomaco (11^ e 12^ vertebra della colonna); chiederò nuovamente al mio uke di portare il respiro dove sente il palmo e per finire lascerò che le mani si sovrappongano sul punto Ming Men (porta del QI) e lascerò che il mio Uke percepisca il respiro lì dove sente la pressione.
Arigatogozaimasu!